Sguardi della memoria
di Virgilio Sieni
(2005-2006)
Il progetto è nato dall’idea di fotografare ex partigiani ed ex deportati dopo averne raccolto il ricordo personale, restituendolo attraverso una loro frase significativa. Furono realizzati dei manifesti 70×100 appesi per la città di Firenze.
L’obiettivo ieri come oggi è rivolto alla memoria come fondamento della società.
Lunghe chiacchierate, dense e a tratti drammatiche, hanno rivelato ricordi ancora molto vivi e sensazioni mai sopite. Volti e parole carichi della consapevolezza di essere dei sopravvissuti, del pudore nel raccontare le dure esperienze vissute, ma anche della responsabilità di dover tramandare un periodo della nostra Storia.
ROMANO 82 anni, PARTIGIANO
“meno gente si conosceva meno eravamo pericolosi” (Romano Ragazzini)
ANGIOLO 81 anni, EX DEPORTATO POLITICO NEL CAMPO DI LANDSBERG (München)
Numero matricola: 1416/45/Z
“lentamente l’uomo si abitua a tutto, o quasi” (Angiolo Terinazzi)
MARIO 82 anni, EX DEPORTATO POLITICO NEL CAMPO DI MAUTHAUSEN
Numero Matricola: 57344
“doveva essere il corpo ad asciugare i vestiti bagnati” (Mario Piccioli)
CESARE 83 anni, PARTIGIANO
“uscivamo da una tempesta” (Cesare Grifoni)
VALERIO 82 anni, PARTIGIANO
“il pane diventava sempre più nero” (Valerio Signorini)
GIALFRANCO 82 anni, PARTIGIANO DELLA BRIGATA SINIGAGLIA
“tra giovani ci si voleva bene” (Gialfranco Meini)
GUALTIERO 79 anni, PARTIGIANO
“la libertà si conquista tutti i giorni” (Gualtiero Pesci)
Adagi Partigiani
di Virgilio Sieni
(2006)
Video installazione di grandi dimensioni costruita insieme a Gialfranco detto Bobo, partigiano della Brigata Sinigaglia che all’epoca della produzione video aveva 82 anni. Il luogo della danza è dove Bobo aveva resistito. La video installazione fu allestita in prima assoluta nell’ex Chiesa San Carlo dei Barnabiti a Firenze in dialogo con il Tributo di Masaccio nella vicina Cappella Brancacci.
Di fronte agli occhi degli altri
di Virgilio Sieni
(2013)
Il progetto di Virgilio Sieni nasce nel 2012 su invito del Museo della Memoria di Bologna, come testimonianza e denuncia della tragedia di Ustica del 27 giugno 1980.
Di fronte agli occhi degli altri è andato in scena con i partigiani di Sarzana al Teatro degli Impavidi in occasione del Festival della Mente nel 2013.
Lo spettacolo è l’incontro spontaneo avvenuto sul palcoscenico tra Virgilio Sieni e un gruppo di partigiani di Sarzana. Senza nessuna forma di preparazione ma giocando sull’improvvisazione, le danze nascono dall’ascolto reciproco dei dettagli.