Metamorphosis
CREDITS
coreografia e spazio Virgilio Sieni
interpreti Marina Bertoni, Giulia Gilera, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo, Sara Sguotti
musiche Arvo Pärt
Cantus in Memory of Benjamin Britten
Trisagion
Sequentia
Für Lennart in memoriam
Greater Antiphons
Da pacem Domine
Silouan’s Song
assistente alla coreografia Giulia Mureddu
luci Mattia Bagnoli
scene e costumi Gregorio Zurla
collaborazione scene e costumi Silvia Salvaggio
collaborazione disegni scenici Irene Rossetti
macchinista Giovanni Macis
produzione Compagnia Virgilio Sieni
coproduzione Bolzano Danza
in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza
La Compagnia è sostenuta da Ministero dei beni e delle attività culturali, Regione Toscana, Comune di Firenze
SCHEDA
METAMORPHOSIS
L’estro mi spinge a narrare di forme mutate in corpi nuovi.
O dèi -anche queste trasformazioni furono pure
opera vostra-seguite con favore la mia impresa e fate
che il mio canto si snodi ininterrotto dalla prima
origine del mondo fino ai miei tempi.
Ovidio
L’uomo in successive metamorfosi si identificò con tutti
gli animali che conosceva. Mediante questo esercizio
di metamorfosi, che era la sua dote peculiare e il suo
piacere, egli divenne davvero uomo.
Elias Canetti
Divenire è, a partire dalle forme che si hanno, dal
soggetto che si è, dagli organi che si possiedono e
dalle funzioni che si svolgono, estrarre particelle, tra le
quali si instaurano rapporti di movimento e di stasi, di
velocità e di lentezza, i più prossimi a quel che si sta
diventando e attraverso i quali si diviene. In questo
senso il divenire è il processo del desiderio.
Deleuze, Guattari
La metamorfosi si può forse intravedere nelle minime incrinature della marionetta che accenna un movimento, nell’approssimarsi al primo passo, nel riflesso giocoso della luce che coglie di sorpresa un corpo.
Il respiro delle danze che compongono lo spettacolo cerca di essere una meditazione sull’infinito del gesto. Danze che arrivano e tornano dal fondo come una pulsazione continua di avvenimenti, d’incontri fiabeschi, originati ogni volta dall’addentrarsi in uno spazio boschivo.
Nel chiaro del corpo, nelle qualità della luce e dell’ombra, nella natura delle cose, ogni danza giunge come un esercizio di ascolto che richiama all’animale e alla natura.
Scorrono figure e presenze colte lungo il cammino, una comunità che si sta spostando e che lascia affiorare un racconto per episodi sulla storia dell’uomo, il suo porsi sulla soglia della gravità e della leggerezza: danze che narreranno d’inciampi, errori, ma anche di leggende che il corpo custodisce.
Così, come un viandante, anche il danzatore, raccoglitore di gesti e di storie dall’aria, ci appare nell’infinito dello spazio tattile, colto nel momento in cui cammina sospeso e ci viene incontro, oltrepassandoci: in quell’istante noi vediamo l’uomo sulla soglia della vita.
Una sequenza di brani composti da Arvo Pärt guida la creazione di queste apparizioni.
– Virgilio Sieni –
CREDITS
Choreography and concept Virgilio Sieni
performers Marina Bertoni, Giulia Gilera, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo, Sara Sguotti
music Arvo Pärt
Cantus in Memory of Benjamin Britten
Trisagion
Sequentia
Für Lennart in memoriam
Greater Antiphons
Da pacem Domine
Silouan’s Song
assistant choreographer Giulia Mureddu
lights Mattia Bagnoli
scenography and costumes Gregorio Zurla
collaboration Silvia Salvaggio
stage drawings Irene Rossetti
stage technician Giovanni Macis
production Compagnia Virgilio Sieni
Co-production with Bolzano Danza
in collaboration with AMAT & Civitanova Danza
The Company is supported by the Ministry for cultural assets and activities, the Region of Tuscany, the Municipality of Florence
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My muse inspires me to speak of bodies changed into new forms. You, gods – since you are responsible for these transformations and all other things –, inspire my attempt, and let me spin an uninterrupted tale from the origin of the world to my own time. Ovidio
Man, in successive metamorphoses, has identified with all of the animals he knew. Through this exercise of metamorphosis, which is his particular gift and pleasure, he has truly become man. Elias Canetti
Starting from the forms one has, the subject one is, the organs one has or the functions on fulfills, becoming is to extract particles between which on establishes the relations of movement and rest, speed and slowness that are closest to what one is becoming, and through which one becomes. This is the sense in which becoming is the process of desire.
Deleuze, Guattari
Metamorphosis can be glimpsed in the slightest bend of a marionette hinting at movement, in the preparation for a first step, in the playful reflection of light catching a body by surprise.
The dances that make up the show are intended as a meditation on the infiniteness of the gesture. Dances come and go from the background in a continuous pulsation of occurrences, fairy-tale encounters that happen when we set off into the woods.
In the clarity of the body, in the qualities of light and shadow, in the nature of things, every dance appears before us as an exercise in listening that hearkens back to the animal spirit and to nature.
Figures and presences picked up on the way flow by, a community in movement out of which a tale of the history of man in episodes emerges, revealing his position on the threshold between gravity and of lightness; dances that tell of stumbles and errors, but also of legends that the body holds within it.
So, like a wanderer picking gestures and stories out of thin air, the dancer appears to us in the infiniteness of tactile space, just at the moment when he walks, suspended, comes towards us and passes by us. In that instant, we see man on the threshold of life.
A sequence of pieces composed by Arvo Pärt guides the creation of these apparitions.
– Virgilio Sieni –
TOURNÉE
Pistoia, Teatro Manzoni, 18 dicembre 2019
Genova, Teatro Gustavo Modena, 13 dicembre 2019
Lugano, Teatro LAC, 26 ottobre 2019
Reggio Emilia, Teatro Romoli Valli, NID Platform, 11 ottobre 2019
Civitanova Marche, Teatro Rossini, Festival Civitanova Danza, 2 agosto 2019
Bolzano, Teatro Comunale, Bolzano Danza Festival, 22 luglio 2019 – prima assoluta