MARINA GIOVANNINI
residenza per
DUETTO NERO
11 > 17 giugno 2019
CANGO, Cantieri Goldonetta – Firenze
Il nero come sintesi universale, come simbolo di potenza misteriosa, generatrice e complessa, che racchiude l’intelligenza della costruzione, che anticipa la fase della nascita. Luogo degli inizi, luogo di attesa, lo immagino come una grotta che trattiene potenza e germinazione.
Qui lo scorrere del tempo è sospeso, occupa uno spazio parallelo a quello del reale. Qui i nostri corpi riorganizzano un’idea di origine e vicinanza, di tensione l’uno verso l’altro e verso il primo istante. Il nero è una magnetica distanza temporale, come le prospettive di età diverse: un intervallo di 31 anni.
Col passare del tempo ho sentito sempre più spesso la necessità di limitare e mettere in crisi il mio movimento nello spazio, di stare sul bordo, sentire la vertigine dell’equilibrio. Trovare un posto e cercarne subito un altro, saggiare la gravità, la misura delle cose, la libertà nello spazio. Questo succede molto concretamente quando uso degli oggetti e delle forme geometriche semplici, quando riesco a confinare il corpo mettendolo in relazione con qualcosa di definito. Quando mi rapporto con persone che hanno esperienze diverse dalla mia, età e approcci diversi.
Credo che tutto ciò abbia a che fare con la ricerca di un’origine, col tentativo di riscoprire l’istinto o sentire l’istante del principio. Con la necessità di scrollarsi di dosso la consapevolezza e di mettere un’attenzione diversa al tempo e allo spazio, e forse avanzare «a ritroso».
coreografia Marina Giovannini
danza Vanessa Geniali, Marina Giovannini
musica Muslimgauze (Rashid Jag Deep)
produzione Cab 008
con il sostegno di Regione Toscana, MIBAC
residenza Cango – Centro nazionale di produzione per la danza (Fi)
PER INFORMAZIONI
Centro nazionale di produzione | Virgilio Sieni
Cango, Cantieri Goldonetta
Via Santa Maria, 25 – Firenze
055 2280525 – accademia@virgiliosieni.it