La presenza di esperienze performative e installative condotte e curate dall’Accademia sull’arte del Gesto, sottolinea l’attenzione alle qualità del territorio e custodisce il lavoro svolto negli anni, connettendo esperienze progettuali del passato con l’obiettivo di  mantenere vivo il lavoro di tessitura urbana sensibile della città. Un agire nel territorio che invita a riflettere e a pensare alla città come al corpo e a definire lo spazio come un laboratorio continuo di relazione tra l’individuo e la comunità.

Attraverso i progetti Danze del Bancone, Atelier Cango, Tempo Libero, La Giostra e Lampione Diario Isolotto si intende attivare un processo per individuare e agire negli spazi che, pensati e percepiti come luoghi di interesse, si pongono come richiami per un abitare poetico, un modo di costruire comportamenti inediti che apre a nuove prospettive di visione della città. 

da un’idea di Virgilio Sieni

a cura di Giulia Mureddu, Delfina Stella 

con  Anna Giorgiantonio, Roberto Giovannelli, Laura Ciomei, Anita Fabbri, Giulia Romoli, Valentina Ferrari

musiche dal vivo di Andrea Stefanini (chitarra elettrica), Niccolò Martinelli (chitarra elettrica), Sergio Prisco (chitarra elettrica), Romano Pratesi (sassofono tenore), Andrea Mannori (batteria), Cosimo Ghelardini (batteria)

Un progetto che nasce dall’idea di incontrare cittadini del quartiere dell’Isolotto e comporre insieme a loro un diario fisico di gesti e volti. Le azioni coreografiche, accompagnate da studenti e insegnanti  della scuola di musica Landini, sono ambientate adiacenti a fonti di luci urbane e negli squarci di spazio che queste luminescenze propongono: spazi cittadini, apparentemente marginali, collegati l’uno all’altro dall’essere luoghi di passaggio, dimenticati. I lampioni scelti formano così una geografia inedita e minuta che raccoglie alcuni dettagli del paesaggio messi in opera attraverso il gesto.