CENTRO NAZIONALE DI RILEVANTE INTERESSE PER LA DANZA VIRGILIO SIENI
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI LECCE
SUL TOCCARE
9>13 DICEMBRE 2024
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI LECCE
VIA GIUSEPPE LIBERTINI 3, LECCE (LE)
All’interno del LABORATORIO INTERDISCIPLINARE SULLA PERCEZIONE, rivolto agli allievi iscritti ai corsi di studio specialistici biennali dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, l’Accademia sull’arte del gesto di Virgilio Sieni propone un intervento di partecipazione e ricerca sui temi che connettono i linguaggi del corpo e della danza ad un’indagine ampia sullo spazio aptico e sulle sue declinazioni nell’ambito del dibattito sulla conoscenza e la percezione.
Toccare, così come essere toccati, apre il mondo dell’invisibile ridefinendo lo spazio secondo luoghi di vicinato. Il tatto non è solo la capacità di entrare in contatto con qualcosa ma la capacità di toccare l’altro per instaurare nuove forme di ascolto.
SUL TOCCARE si propone di disvelare gli elementi sorgivi che convivono tra il toccare e il sentirsi toccati, tra l’aura e l’immateriale, tra il toccare l’invisibile e creare forme di tattilità in assenza di oggetti, cose, persone.
Il lavoro raccoglie e condivide pratiche sul corpo che rovesciano letteralmente il gesto – verso il fuori – del toccare per far emergere il tocco – verso di noi – del percepire l’ambiente come una fonte inesauribile di forme di reciprocità. Andare verso l’altro per toccare già include la costruzione di uno spazio aptico: uno spazio auratico che collabora all’elaborazione del gesto, atto inteso come forma di intensità e azione nel mondo.
LABORATORIO E AZIONE PUBBLICA
Attraverso esperienze di creazione ed esplorazione della sensorialità e delle possibilità cinetiche dell’anatomia poetica del corpo, si sperimenteranno modi di andare verso l’altro, sentirsi toccati e spostati dall’aura delle cose, convivere nelle vicinanze e nelle adiacenze, inoltrarsi nelle pieghe del tocco.
La ricerca tenderà a incorporare il tatto quale forma di vicinanza e scoperta per sensibilizzare la mano, la pelle e il farsi corpo a gesti inoperosi di sospensione oltre gli schemi prestabiliti del tatto. Con un approccio pratico ed esperienziale i partecipanti saranno coinvolti in esperienze-laboratorio che porteranno a una restituzione performativa, partecipata da tutti gli studenti del percorso pensata per e negli spazi dell’Accademia, sul senso di vicinanza, del toccare, dell’immateriale e l’invisibile.
Pensato come un ciclo di lezioni da rivolgere a studentesse e studenti dell’Accademia, l’azione si concentrerà sul tratto in cui si percepisce il gesto come nascita e origine dedicandosi alle forme di ascolto dello spazio e dell’intorno, esplorando come ciò che ci comprende costituisca un piano di ricerca sui cui soffermarsi.
L’idea sarà quella di aprire una riflessione fisica, pratica e sensoriale sui dettagli fisici e emozionali che ampliano la dimensione percettiva per scoprire e modellare insieme le forme della tattilità. Obiettivo di ricerca sui linguaggi del corpo e riflessione sarà il senso del modellare il gesto come pratica per prepararsi alla cura del movimento e del luogo, alla sensibilità tattile dello spazio, utilizzando le figure generative del corpo come atti primari di scoperta del movimento e delle sue fonti d’energia per comporre una rinnovata geografia emozionale che fa emergere il senso dell’agire secondo le forme di ascolto.
TEMI E PRATICHE
> Pratiche sul tocco e lo spazio tattile, l’impronta e il suono
> Le azioni del tatto: toccare, manipolare come vie di conoscenza
> Vicino e lontano: pratiche di prossimità
> Lo spazio dell’adiacenza
> Le cose dimenticate e i gesti scomparsi: l’aura come presenza
> Assenza e presenza come dialogo sull’invisibile
> Tra il tatto e il tocco: l’infinito del gesto
> Toccare gli altri e le cose, toccare l’aura, essere toccati dallo spazio
> L’unisono, l’essere insieme come pratica sociale
> La forma corale di corpi vicini come ritualità
> Materia vivente e il tatto
INFO E CONTATTI
E-mail rizzo.d@accademialecce.edu.it
ABA Lecce