di Marta Bichisao e Vincenzo Schino
con Marta Bichisao, C.L. Grugher, Pablo Tapia Leyton, Luca Piomponi, Simone Scibilia
produzione Opera Bianco
con il sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze – Bando Abitante 2021
Un esercizio che spinge lievemente oltre il confine del proprio corpo. Oltre il confine di questi luoghi, appena conosciuti, una bocciofila e una vecchia pista da corsa. Con l’idea di abitarli come un unico spazio vitale attraverso un processo di espansione e allargamento fatto di incontri, di domande, di condivisioni di parole e danze, di trasmissioni.
A partire dal gioco e dalla marcia esploriamo l’atto del sollevamento, dell’azione in leggerezza, e ne interroghiamo ancora l’origine danzante in relazione al paesaggio: che tipo di relazione (tattile, visiva-formale, dinamica) cercare con il paesaggio perché possa emergere una visione di sollevamento? posso sollevare un paesaggio attraverso un’azione? che tipo di contatto tattile, visivo alleno per sviluppare questa qualità? come investo un osservatore della necessità di porre il proprio corpo in una condizione di sollevamento?
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