S.SOLO
RITUALE DEL PIACERE
dalla costrizione alla libertà
Sara Sguotti è in residenza a Cango con S.Solo, lavoro vincitore di Corto in Danza 2016 nella forma incompleta e Selezionato per DNA appunti Coreografici 2017.
Una massa informe, snaturata, macabra, viscerale che risiede in me.
Seducente e animale che nell’abbandono trova misura.
Un animale costretto, che trova nella sua condizione libertà.
Libertà che è piacere di ricerca e sfocia in ulteriori vincoli.
Vincoli che creano limiti da oltrepassare.
Abbandono del corpo,
diventa abbandono del limite.
Diventa vita e morte.
Diventa scelta, diventa piacere.
Diventa costrizione di libertà.
Diventa nuovamente corpo.
Corpo che si trasforma e diventa esso stesso obbligo,
che ritorna disinibito alla sua condizione verticale,
innondata da una nuova costrizione.
La ricerca parte dalla commistione tra una poesia di Baudlaire ”Il serpente che danza”, alcune opere di Louise Borgeoise, Tracy Emin e Ren Hang.
L’interesse di legare queste opere insieme è spinto dal puro piacere che queste operano su di me.
L’obbiettivo è la trasmissione, la necessità di tramandare attraverso il corpo l’esperienza sensibile che queste hanno operato nella mia persona, per far rivivere a chi guarda, in maniera libera, l’evocazione del proprio tormento.
S.Solo è un autoritratto del mio piacere.