AURA | SUL TOCCARE LE COSE

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AURA | SUL TOCCARE LE COSE

 

TERRITORI DEL GESTO 2021

Un progetto di Virgilio Sieni

VENERDI 19 NOVEMBRE ore 19, 20.30

CICLO DI 8 AZIONI COREOGRAFICHE SULL’IMMATERIALITÀ
MUSICA DI LUIGI NONO E CLAUDIO MONTEVERDI

 

FONDAZIONE PRADA, VENEZIA
FESTIVAL LUIGI NONO ALLA GIUDECCA “LUIGI NONO E I SUOI MAESTRI”

regia e coreografia Virgilio Sieni
assistente artistica e cura Claudia Catarzi e  Delfina Stella
interpreti
danzatori:
Claudia Catarzi, Andrea D’Arsie, Laura Gagliardi, Viktoriya Naidenko, Laura Pante, Valentina Rotta, Michela Silvestrin, Delfina Stella
cittadini:
Francesca Amadi, Beatrice Brunetto, Claudia Cappuccio, Chiara Cecutti, Giuliana Ceretta, Benedetta Favilli, Concepcion Garcia’ Sa’nchez, Laura Inzoli, Maria Lanaro, Lis Del Carmen Lo’pez Sa’nchez, Vittoria Magnoler, Gilda Manfrin, Laura Marcon, Arianna Niero, Valter Paites, Sara Pezzolo, Sandra Piazzolla, Bianca Podbersig, Cristina Previtali, Sandra Rallo, Silvia Regazzo, Gea Storace, Mara Vian, Maria Cristina Vianello, Carla Vimercati
ph Virgilio Sieni

AURA | SUL TOCCARE LE COSE è un ciclo di otto azioni coreografiche su musiche di Luigi Nono e Claudio Monteverdi che coinvolge danzatori professionisti e non professionisti selezionati attraverso una call pubblica.

Il progetto di Virgilio Sieni si sviluppa sul “respiro” delle stanze del secondo piano nobile del palazzo settecentesco di Ca’ Corner della Regina e sull’attenzione al toccare, inteso come atto di connessione tra presente e passato. Come spiega Virgilio Sieni:

attraverso la manipolazione di ventitré oggetti d’affezione di Luigi Nono si costruiscono azioni coreografiche fondate sul gioco di risonanza tra corpo e aura, vicinanza e assenza. Partecipano cittadini e performer nella creazione di danze che nascono dal ricordo e dalla volontà di restituire il gesto alle cose del passato, pensando al corpo come un infinito, fonte inesauribile di memorie, spostamenti e dettagli figurali. Gli interpreti instaurano un dialogo visibile nella trasparenza dello spazio tattile, nella forza manipolativa dell’atto sensoriale: polpastrelli, mani e sguardi sensibilizzano il loro tocco cambiando la prospettiva del toccare. La musica di Luigi Nono e Claudio Monteverdi traccia una forma difonica dell’ascolto. Il pubblico, passando liberamente da un’azione all’altra, da un dialogo all’altro, attraversa e incrocia lo spazio musicale e lo spazio tattile delle cose in una lettura percettiva e soggettiva.