AUTOCTONOS II / AYELEN PAROLIN

AUTII©joellebacchetta3web

Ph _ Joëlle Bacchetta

LUOGO, DATE E ORARI
Cango, Sala Grande
gio 27 settembre – h 21.00

CREDITS 

ideazione e coreografia Ayelen Parolin

interpretazione Daniel Barkan, Jeanne Colin, Marc Iglesias et Eveline Van Bauwel

creazione ed esecuzione musicale Lea Petra

drammaturgia Olivier Hespel – Sguardo esterno Leslie Mannes

creazione luci Laurence Halloy – Costumi Ayelen Parolin

produzione e diffusione Karin Vermeire

produzione RUDA asbl  – coproduzione Charleroi danse, Kunstenfestivaldesarts, Théâtre les Tanneurs (Bruxelles), Théâtre de Liège, Festival Montpellier Danse 2017, CCN de Tours / Thomas Lebrun, Le Gymnase CDCN Roubaix-Hauts de France, Le CCN Ballet National de Marseille, CDCN Atelier de Paris, Ma scène nationale – Pays de Montbéliard & Theater Freiburg (DE)

con il supporto di Fédération Wallonie – Bruxelles – Service de la Danse

con il sostegno di WBI, WBT/D, SABAM, SACD 

Residenze  La Raffinerie / Charleroi danse, Théâtre Les Tanneurs, Les Brigittines, Grand Studio, Studio Cie Thor, Studio Ultima Vez, ZSenne Art Lab, CCN de Tours & Le Gymnase CDC

Charleroi danse si è impegnato a produrre, presentare e sostenere le opere di Ayelen Parolin per tre anni a partire dalla stagione 2017/18. Ayelen Parolin è Compagnia residente al Théâtre de Liège (2018-2022).

AYELEN PAROLIN
AUTOCTONOS II

Quintetto formato da un pianista-compositore e da quattro danzatori, Autóctonos II si interroga sul ruolo del gruppo, del “fare gruppo” in questa società della fatica, dell’indifferenza e della produttività quale è la nostra. A prima vista astratto e al tempo stesso “matematico”, lo spettacolo si basa sulla tenacia fisica e sull’impegno dei performer. Una potenza a fior di pelle, trattenuta e poi sempre più tenue. Allusione al cerchio – quello che dovrebbe (ri)unire – e alla stabilità, all’ordine e all’omologazione: punti di partenza dello sviluppo coreografico. Per far trasparire meglio le incrinature del sistema, le fragilità umane di ognuno, e così sperimentare la forza gregaria del gruppo, la sua forza guerriera. Una forza di esclusione potenzialmente analoga a una forza di resistenza.

 

Ayelen Parolin, nata a Buenos Aires, vive e lavora a Bruxelles. Ha studiato a Buenos Aires, alla Escuela Nacional de Danza e al Teatro di San Martin. In Europa ha seguito la formazione E.x.e.r.c.e. di Montpellier. Negli ultimi anni si è dedicata a indagare metodicamente la natura umana. Ognuna delle sue creazioni è incentrata intorno a un motivo ricorrente da cui prende le mosse la coreografia. Esplora l’autobiografia nel Solo 25.06.76e in La Esclava; si confronta con l’animale dormiente che sonnecchia in ognuno di noi in Troupeau/Rebaño: interroga la femminilità e le dinamiche di gruppo in SMSLove; contempla la figura maschile nel suo lavoro David. Nelle sue creazioni più recenti, HérétiquesNativosAutoctonos II, Ayelen Parolin si immerge in una scrittura del movimento rigorosamente precisa, calcolata e ostinata, per parlare del sociale e del rituale in un’astrazione portata ai limiti del corpo. Ha creato e presentato il suo lavoro in Belgio, Francia, Italia, Spagna, Grecia, Norvegia, Finlandia, Germania, Austria, Lussemburgo, Svizzera, Serbia, Spagna, Paesi Bassi, Estonia, Israele, New York, Messico, Ecuador, Argentina e Corea del Sud.