CREDITS

SCHEDA

Piccoli gruppi di danzatrici indagano le stratificazioni del corpo nell’incrinatura e nel dettaglio. Procedono per tentativi, ricercando nella ripetizione dello stesso movimento le infinite fessure che permettano di declinarlo in altri modi. Sono tentativi che inscrivono innumerevoli volte lo stesso sciame di movimenti: le pressioni sul gesto reiterato provocano continui slittamenti in soluzioni sempre nuove. In questo viaggio nella bellezza delle pieghe si ripercorre miriadi di volte lo stesso sentiero per ritrovarlo infine totalmente mutato. In questo archivio dei movimenti primi, delle infinite coreografie inscritte nelle articolazioni, le figure frammentano la dinamica evidenziando similarità e differenze nel processo della serialità. La forma compare a tratti senza lasciarsi afferrare. La nuda vita non è quella che osserviamo ma quella che rimane nella postura dell’osservatore.