ORLANDO, MORTE E RESURREZIONE
con Mimmo Cuticchio
Nino e Giacomo Cuticchio, Tania Giordano
Il lavoro nel Teatro dei Pupi implica da sempre una enorme attenzione al movimento, un movimento misterioso per il pubblico fino a quando, alcuni anni fa, non decisi di togliere le tele per mostrare cosa accadeva dietro le quinte a pupi, oprante, manianti e combattenti. Naturalmente questo cambiava molto la nostra postura e quella dei personaggi e molti critici e studiosi intravidero, in questa apertura, elementi del teatro contemporaneo che mi hanno facilitato l’incontro con numerosi artisti della scena di oggi . Da quel momento ho praticato forme espressive che sfociano nella gestualità dell’oprante-attore e in quella danzante delle marionette.
Il mio secondo incontro con Sieni mi conduce ad una condizione che mi porta a privarmi della marionetta stessa, per lasciare in scena il corpo “nudo” dell’oprante e le innumerevoli voci prive di femminile e maschile, come qualche anno fa già riconosceva lo stesso Carmelo Bene. Racconterò fatti che derivano dal ciclo della storia dei paladini, ma i pupi saranno sullo sfondo, apparizioni di una memoria che è indelebile dentro di me anche in assenza… a suggerirci la messa in scena sarà il particolarissimo spazio di Palazzo De Seta Forcella, luogo di apparizioni e apparizione metafisica e fuori dal tempo a sua volta. Mimmo Cuticchio