Virgilio Sieni

VIRGILIO SIENI è danzatore e coreografo italiano, artista attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei. La sua ricerca si fonda sull’idea di corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto. Crea il suo linguaggio a partire dal concetto di trasmissione e tattilità, con un interesse verso la dimensione aptica e multisensoriale del gesto e dell’individuo, approfondendo i temi della risonanza, della gravità e della moltitudine poetica, politica, scientifica e archeologica del corpo.

Si forma in discipline artistiche e architettura, dedicandosi parallelamente a ricerche sui linguaggi del corpo e della danza. Approfondisce tecniche di danza moderna, classica, release con Traut Streiff Faggioni, Antonietta Daviso, Katie Duck. Nel 1983, dopo quattro anni di studio sul senso dell’improvvisazione nei linguaggi contemporanei della danza tra Amsterdam, Tokyo e New York, è uno dei fondatori della compagnia Parco Butterfly e nel 1992 crea la Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della scena contemporanea internazionale.

Dal 2003 dirige a Firenze CANGO Cantieri Goldonetta, Centro Nazionale di Produzione della danza per la ricerca e la trasmissione sui linguaggi del corpo, uno spazio per ospitalità e residenze di artisti, in un programma interdisciplinare tra danza, musica e arti visive.

Nel 2007 fonda l’Accademia sull’arte del gesto, nata per creare e approfondire contesti di formazione rivolti a persone di qualsiasi età, provenienza e abilità, sull’idea di comunità del gesto. Sviluppa percorsi nelle città e nei territori fondati sull’idea di partecipazione, ascolto del corpo e rigenerazione del territorio.

Nel 2018 fonda La Scuola sul Gesto e il Paesaggio, un contesto di formazione per approfondire la relazione tra corpo e territorio: dalla natura al gesto e viceversa, dalla memoria del movimento alla creazione di nuove geografie urbane. Fonda e dirige, a seguito di un processo di rigenerazione, uno spazio sito nel Parco delle Cascine, PIA | Palazzina Indiano Arte. L’edificio è sede della scuola ma soprattutto luogo di sosta e laboratorio permanente per danzatori, cittadini, ricercatori, studenti, amatori e pubblico.

Gli è stato assegnato per tre volte il premio UBU (2000, 2003, 2011); nel 2011 il premio Lo Straniero e nel 2013 è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et de Lettres dal Ministro della cultura francese.

È stato Direttore della Biennale Danza dal 2013 al 2016, sviluppando un piano quadriennale sul concetto di abitare il mondo e sull’idea di polis e democrazia, concependo la città attraverso la sua metafisica.

Il suo percorso coreografico accoglie cicli tematici che vanno dall’esplorazione della tragedia greca alle peregrinazioni nei paesaggi della fiaba, dalla relazione tra gesto e filialità fino alla ricerca condivisa sul senso della democrazia del corpo, in un confronto costante con la realtà del presente, alla ricerca di un perduto umanesimo. Un linguaggio in continua evoluzione sia sul piano compositivo che su quello del rapporto con il pubblico, dove si alternano spettacoli da palcoscenico e formati inediti per spettatori itineranti in luoghi non convenzionali, dai boschi ai musei. Fondamentale per lo sviluppo della sua filosofia artistica è stato l’incontro con il filosofo Giorgio Agamben, con il quale ha collaborato per la drammaturgia di alcuni lavori, quali La Natura delle Cose (2008) e Interrogazioni alle vertebre (2007) e Giancarlo Gaeta con il quale ha sviluppato diverse esperienze rivolte alla costruzione di comunità del gesto.

Tra i progetti più importanti nelle città si ricordano: Arte del gesto nel Mediterraneo (2010-2013), un progetto quadriennale sviluppato come un viaggio nell’identità dei territori e nell’età dell’uomo creato su proposta del Theatre du Merlan Scène Nationale à Marseille e da Marseille 2013 Capitale europea della cultura; Diario fisico di un viaggio (2011) a Santiago del Cile, un percorso sull’idea di democrazia e resistenza in relazione al corpo e al gesto; Atlante Del Gesto (2015) presso la Fondazione PRADA di Milano, un operare negli spazi della fondazione dove “lo studio del frammento e dei dettagli del corpo dispiega un’indagine archeologica che si affaccia al presente”; Thauma | Atlante Del Gesto (2019) per la città di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, una ricerca intima sui gesti perduti, partendo dallo studio e dall’esplorazione di materiali provenienti dagli archivi della Basilicata e di altre regioni italiane con lo scopo di creare un “archivio in divenire del gesto”.

Nel 2017 inizia un percorso di condivisione artistica con Mimmo Cuticchio, indagando la relazione tra corpo e marionetta, danza e opera dei pupi che confluisce nello spettacolo Nudità (2018) come momento finale del triennio svolto a Palermo.

Nel 2019, riprendendo il percorso decennale di di creazione con persone non vedenti-, nasce Danza Cieca, un duetto con Giuseppe Comuniello, uno spettacolo sull’idea di spazio tattile, indagando la relazione percettiva tra gesto e incontro, attesa e tattilità.

 

VIRGILIO SIENI is an Italian dancer and choreographer, an artist who collaborates with top international theatrical and musical institutions, art foundations and museums. His research and experimentation is based on the idea of the body as a place of acceptance of diversity and a space in which the archeological complexity of gestures develops.

He creates his language springing from the concepts of transmission and tactility, with an interest in the aptic, multi-sensory dimension of the gesture and the individual, exploring themes of resonance, gravity and the poetic, political, scientific and archeological multitude that is the body.

While studying arts and architecture, he simultaneously dedicated himself to experimenting with languages of the body and dance, exploring techniques of modern and classical dance and release with Traut Streiff Faggioni, Antonietta Daviso and Katie Duck. In 1983, after four years of study on improvisation in the languages of contemporary dance in Amsterdam, Tokyo and New York, he became one of the founders of the Parco Butterfly company, and in 1992 created the Compagnia Virgilio Sieni, coming to the forefront as a leading figure on the international contemporary scene.

Since 2003 he has directed Florence’s CANGO Cantieri Goldonetta, a National center for the Production of Dance and for research on and transmission of languages of the body, a space that hosts artist’s residences as well, in an interdisciplinary program blending dance, music and visual arts.

In 2007 he founded the Academy of the art of the gesture, conceived to create and explore training contexts for people of all ages, backgrounds and ability levels on the idea of the community of the gesture. The Academy develops programs in cities and territories based on ideals of participation, listening to the body and regeneration of the territory.

In 2018 he founded the School of the Gesture and the Landscape, a training context in which to explore the relationship between the body and the land, from nature to the gesture, and vice-versa; from the memory of movement to the creation of new urban geographies. Following a process of regeneration and renovation of the structure, he founded and directs a space in Florence’s Cascine Park called PIA | Palazzina Indiano Arte. The building is the site of the school, and most importantly, a recreation space and permanent workshop for dancers, citizens, researchers, students, dance and art lovers and the general public.

He is a three-time winner of the UBU Prize (2000, 2003, 2011), was awarded the Lo Straniero prize in 2011, and in 2013 was named Chevalier de l’Ordre des Arts et de Lettres by the French Ministry of Culture.

He was the Director of the Biennale Danza from 2013 to 2016, developing a four-year plan focusing on the concept of inhabiting the world and the idea of polis and democracy, envisioning the city through his metaphysics.

His choreographic career has included thematic cycles that vary from an exploration of Greek tragedy to peregrinations in fairy-tail landscapes, from the relationships between the gesture and filiality to shared exploration of the meaning of the democracy of the body, always dealing on some level with the current situation in pursuit of a lost humanism. His is a language in continuous evolution, both in terms of composition and the relationship with the audience, alternating stage shows with new formats for itinerant spectators in unconventional places, from woods to museums. A fundamental factor in the development of his artistic philosophy were his collaborations with the philosopher Giorgio Agamben, with whom he developed the dramaturgy for a few works, including La Natura delle Cose (2008) and Interrogazioni alle vertebre (2007), and with Giancarlo Gaeta, with whom he developed several experiences aimed at constructing communities of the gesture.

His most important city-based projects include: Arte del gesto nel Mediterraneo (2010-2013), a four-year project developed as a journey through territorial identities and the ages of man, created for the Theatre du Merlan Scène Nationale in Marseille and Marseille 2013 European Capital of Culture; Diario fisico di un viaggio (2011) in Santiago, Chile, focused on the idea of democracy and resistance in relation to the body and the gesture; Atlante Del Gesto (2015) at the Fondazione PRADA in Milan, a work in the foundation’s spaces where “the study of fragments and details of the body unfolds into an archeological investigation offering glimpses of the present”; Thauma | Atlante Del Gesto (2019) for the city of Matera, 2019 European Capital of Culture, an intimate contemplation of lost gestures springing from the study and exploration of materials from archives in Basilicata and other Italian regions, with the aim of creating an “evolving archive of the gesture.”

In 2017, Sieni embarked on a shared artistic process with Mimmo Cuticchio, exploring the relationships between body and marionette, dance and puppet opera, which led to the show Nudità (2018), the culmination of a three-year period in Palermo.

In 2019, reprising a ten-year-long process of creation with visually impaired people, Sieni created Danza Cieca, a duet with Giuseppe Comuniello, a performance based on the idea of tactile space that explores the perceptive relationships between gesture and encounter, waiting and touching.

Virgilio © Sini Marcello Norberth LD